Da Castelbarco a Calusco d’Adda. Seconda tappa tutta a fianco del fiume - Lombardia Coop to Coop
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Da Castelbarco a Calusco d’Adda. Seconda tappa tutta a fianco del fiume

Da Castelbarco a Calusco d’Adda. Seconda tappa tutta a fianco del fiume

In ogni angolo d’Italia ci sono storie e leggende che affondano le radici in periodi antichi. Dai Celti ai Longobardi per arrivare ai Visconti è il racconto del castello di Trezzo d’Adda teatro di battaglie, ma sopratutto di intrecci di vita e di poteri.

La Pro Loco con Maria Grazie Piazza e alcuni storici locali tengono viva la memoria dei luoghi e dei protagonisti della vita intorno alla fortezza che era stata eretta a scopo difensivo. Secoli di vicende diverse fino a quando gli spagnoli a fine settecento cedono la struttura a privati che iniziano a smantellare il castello. La torre ha resistito perché è molto resistente.

La visita al castello visconteo di Trezzo d’Adda è il secondo appuntamento dopo esser passati dal negozio Coop del paese. Nel week end si sono tenute le votazioni per il bilancio e così all’ingresso, oltre al timbro del passaporto e il ritiro del pranzo, possiamo esprimere il nostro parere su questo importante passaggio della vita sociale di Coop.

Appena riprendiamo il cammino un’altra imponente opera: la centrale elettrica Taccani.

Siamo partiti da Castelbarco per arrivar a Calusco d’Adda. La seconda tappa del cammino si è sviluppato tutto lungo il quarto fiume più lungo d’Italia. Abbiamo anche oltrepassato una provincia arrivando in quella di Bergamo.

Bel percorso di diciotto chilometri contrassegnati dall’acqua, da Leonardo, i Longobardi, gli ingegneri idraulici e ancora i Crespi.

Si incontra una rigogliosa natura e pezzi di storia notevole.

Oltre che per le centrali elettriche e per il naviglio di Paderno, ce ne siamo resi conto quando siamo saliti al Santuario Madonna della Rocchetta e poi nella sosta del ristoro sottostante gestito dalla cooperativa sociale Solleva. Questa realtà gestisce diversi spazi del Parco Adda nord. Fiorenzo all’interno della chiesetta di Santa Maria addolorata da dove si vede in tutta la sua grandezza il ponte di San Michele con i suoi oltre ottanta metri sull’Adda , ci ha raccontato pezzi di storia legati al territorio. Una grande passione è una narrazione legata all’ingegnosità umana sia in termini ingegneristici che artistici con protagonista Leonardo.


Questa è stata l’ultima sosta prima di avventurarci nel ciottolato che ci ha fatto salire di settanta metri di dislivello in meno di un chilometro e poi passare oltre il ponte arrivando alla nostra meta.

Tappa molto bella e con un clima atmosferico e tra il gruppo a dir poco incantevole. I racconti personali si sono intrecciati a quelli storici e sociali in un carosello di momenti piacevoli, divertenti e istruttivi. La meraviglia è una componente sempre presente tra i partecipanti di queste esperienze.



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