Tra campagne, capannoni e abbazie si scopre il sud della Lombardia - Lombardia Coop to Coop
16245
post-template-default,single,single-post,postid-16245,single-format-standard,bridge-core-3.0.1,qode-page-transition-enabled,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-child-theme-ver-1.0.0,qode-theme-ver-28.7,qode-theme-bridge,disabled_footer_top,qode_header_in_grid,wpb-js-composer js-comp-ver-6.8.0,vc_responsive

Tra campagne, capannoni e abbazie si scopre il sud della Lombardia

Tra campagne, capannoni e abbazie si scopre il sud della Lombardia

Venti chilometri per scoprire uno spaccato di Lombardia fatto di campagne, industrie, piccoli capannoni, infrastrutture per la mobilità, parchi, piccoli borghi, abbazie e progetti sociali. Tutto davvero in una manciata di chilometri da piazzale Lodi a Milano fino alla cascina Santa Brera a sud di San Giuliano milanese vicina alla via Emilia.

Il sesto cammino di Lombardia Coop to coop ci fa entrare in una zona che è un mix tra campagne e forte antropizzazione. Il riso e il granturco sono protagonisti delle coltivazioni.

Siamo in nove: Simonetta, Enrico e Fabrizio che sono alla loro seconda esperienza. Con loro Pietro, Ercole, Gina, Maurizio, Neven e Marco.

Solo in questa prima tappa ha partecipato anche Ettore della direzione soci.

LA TAPPA

Il punto di incontro e di partenza è stato l’ipercoop di piazzale Lodi. Mattina strana con i postumi di un pesante maltempo in alcune aree della città. Il gruppo è stato fortunato perché alle 9.30 quando si sono mossi i primi passi fuori dal negozio, verso sud faceva capolino il sole. Fino a Corvetto si percorre una ciclabile urbana che passa in mezzo alle corsie di viale Lodi. Da lì oltrepassato un breve tratto ancora riservato a bici e pedoni, si entra nel parco della Vettabbia che porta fino a Chiaravalle. Prima breve sosta per ammirare la bellezza dell’abbazia e da lì a Casa Chiaravalle dove abbiamo potuto vedere e conoscere la storia della più grande struttura confiscata alla mafia in Lombardia. Lavorano lì un consorzio di varie realtà sociali che si occupano di accoglienza.

Intanto il tempo si è messo decisamente al bello e abbiamo percorso il secondo tratto della tappa sotto il sole. Sei chilometri quasi tutti urbani e su strade asfaltate per arrivare all’abbazia di Viboldone dove abbiamo fatto la sosta più lunga, consumato un pasto al sacco e per finire partecipato a una visita guidata che ci ha permesso di conoscere le caratteristiche artistiche e storiche di questa zona. Abbiamo fatto un salto indietro di quasi un millennio con una chiesa che ha conservato un ciclo pittorico di grandissimo pregio.

Dall’abbazia si raggiunge San Giuliano lungo un bel viale alberato chiuso al traffico. Superate le ultime case della cittadina siamo entrati in una strada di campagna che in pochi chilometri ci ha portati alla cascina Santa Brera.

Nel giro di poco abbiamo oltrepassato l’autostrada, camminato in tre sottopassi per superare le linee ferroviarie, attraversato la via Emilia. Una tappa che è un interessante mix delle varie realtà dell’hinterland a sud di Milano.

L’arrivo alla cascina Santa Brera come sempre è un momento liberatorio perché per oggi si slacciano le scarpe e ci si riposa. Siamo curiosi di conoscere la storia di questo posto e a tavola ce la faremo raccontare.



Skip to content