17 Set L’acqua, l’arte e la storia protagonisti dell’ultima tappa da Milano a Lodi
L’ultima tappa è caratterizzata dall’acqua. Subito fuori dall’hotel abbiamo preso una carrareccia a fianco del Canale scaricatore belgiardino fino all’Adda che ci ha accompagnato fino a Lodi.
Dopo una ricca cena a base di pesce nel ristorante a due passi dall’accoglienza per la notte, la sveglia è suonata presto. Colazione e partenza alle otto. Un percorso di circa 15 chilometri per lo più immersi nella natura.
LA TAPPA
Attraversata la via Emilia, per fortuna meno frequentata del solito alla domenica mattina, ci siamo diretti verso la centrale di Muzza e da lì abbiamo preso una strada di campagna lungo il canale. Sei chilometri molto belli senza incontrare nient’altro che natura e acqua. Prima di arrivare all’Adda si svolta a destra per entrare nel bosco del belgiardino. Un nome una garanzia perché la strada diventa un piccolo sentiero immerso nel verde. Un paio di chilometri e si iniziano a vedere i campanili della città.
Una breve pausa e poi via verso il ponte Napoleone da dove entriamo a Lodi. Non abbiamo avuto molto tempo per visitare la città, ma non ci siamo persi uno sguardo veloce al duomo e al Tempio civico dell’ incoronata che è un vero gioiello. La chiesa all’interno di una struttura, che dall’esterno non dice niente, venne costruita nel 1487. In origine in quell’area era presente un bordello in cui spesso si scatenavano risse violente. In una di queste occasioni una piccola statua di Maria iniziò a lacrimare e così venne deciso di abbattere la struttura del peccato e venne eretta una piccola chiesa che grazie all’ingegno di un grande architetto diventò una delle meraviglie di Lodi. A pianta ottagonale è stata affrescata e dipinta nel corso dei secoli successivi. Oggi è proprietà comunale e si chiama civica perchè venne costruita grazie all’impegno di molti cittadini dell’epoca.
Dal Tempio ci siamo spostati nella piazza centrale in una domenica molto animata con il classico mercato e stand di varie associazioni.
Da lì alla Coop ci sono due chilometri e siamo arrivati in perfetto orario per il taglio del nastro del compattatore delle bottiglie Pet. Un progetto ecologico che permette ai consumatori di risparmiare.
La sesta proposta di Lombardia Coop to Coop ha confermato il valore del progetto almeno per due ragioni: il valore del territorio sia per gli attrattori culturali e naturalistici che per l’occasione di incontro e condivisione che le persone possono vivere. La strada da Milano a Lodi è stata una sorpresa continua e alla fine gli abbracci e i baci tra tutti i partecipanti sono l’indicatore migliore per capire il senso di questo camminare.